• infortunio-crollo-gru.png

Tragedia di via Genova a Torino

Nella notte tra il 23 e il 24 dicembre sono proseguite le operazioni di messa in sicurezza dell'area da parte dei VV.F. con la "supervisione" dei Consulenti Tecnici (CT) ammessi dalla magistratura a partecipare alle operazioni.

E' fondamentale in queste fasi rilevare correttamente lo stato dei luoghi ed abbiamo utilizzato sia laser scanner 3D, sia SAPR (droni), oltre che centinaia di scatti e di video.

La seconda fase, tuttora in corso, è quella di rimozione di relitti e macerie, prima di tutto in sicurezza, visto che le masse in gioco sono notevoli e spesso in equilibrio precario (ad esempio, ciascuna delle zavorre di base della gru edile pesa 5 tonnellate e alcune sono state buttate in aria durante il crollo); al tempo stesso, molte delle strutture rimarranno in sequestro per le successive perizie e quindi devono essere rimosse preservandone, per quanto possibile, forma e incisioni subite, soprattutto dove il materiale ha subito cerniere plastiche (ossia si è deformato permanentemente, ad esempio piegandosi a libro).

Ho letto di molte ipotesi sulla verosimile dinamica del tragico infortunio e certamente è ancora presto per potersi esprimere con certezza, anche perché è possibile che vi siano più concause, come spesso accade in disastri di questa portata.

Tuttavia, dalle prime verifiche sembra potersi escludere sia il cedimento del terreno, sia il cedimento strutturale delle attrezzature e su questo punto occorre chiarire che il braccio telescopico della autogrù è collassato non nel senso/piano di carico, bensì lateralmente, trascinato a terra dalla gru edile.

La macrodinamica sembrerebbe quindi chiara, mentre resta l'interrogativo di quale sia stata la microdinamica che ha innescato la perdita di equilibrio e conseguente crollo della torre della gru edile.
Servirà tempo per analizzare ogni particolare e ricostruire il tragico evento, sperando di poter imparare anche dagli eventuali errori per migliorare sempre più la sicurezza, e non solo quella relativa ai luoghi di lavoro!

Video di Maurizio Bosio, de La Stampa.

Condividi